Descrizione
La chiesa madre dell’Annunziata, già cattedrale dell’omonima diocesi soppressa nel 1818, fu costruita nel 1171, probabilmente sulle rovine di un tempio greco. I continui interventi e rifacimenti nel corso dei secoli hanno sensibilmente alterato la struttura originaria in stile romanico. È sede vescovile titolare dal 1969.
Prospetto laterale
La facciata principale, ripristinata in un restauro del 2010 che ha interessato l’intera superficie esterna dell’edificio, si compone di un portale e di un rosone centrali. Lateralmente denota gli elementi tipici del romanico pugliese. L’interno possiede una pianta a croce latina ad un’unica navata terminante nel presbiterio. La navata fu più volte rifatta sino alla sostituzione del suo tetto in legno nel 1670. Lungo le pareti laterali si susseguono alcuni altari ospitanti le tele della Madonna Immacolata con i Santi Francesco d’Assisi e Francesco di Paola, della Madonna con Sant’Antonio di Padova e il Beato Luca Belludi, della Vergine Immacolata con i Santi Filippo Neri, Francesco di Sales, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, della Madonna con i Santi Gaetano di Thiene, Carlo Borromeo e Andrea Avellino, dell’Annunciazione, della Madonna del Rosario e della Visita di Maria a Sant’Elisabetta. L’altare maggiore, in stile barocco, fu edificato dai vescovi De Marco e Capreoli tra il 1670 ed il 1685. È un’opera scultorea di notevole interesse ed è arricchito da due tele di diverse dimensioni raffiguranti la Madonna Annunziata, protettrice della città.
La chiesa accoglie inoltre un affresco bizantineggiante di santa Lucia, il seicentesco pulpito ligneo, l’organo a canne del XVII secolo, l’urna lignea contenente le reliquie di santa Dorotea, compatrona di Castro, e alcune pregevoli statue processionali in cartapesta, fra cui quella della Madonna Annunziata.