Descrizione
Trani è una città che racconta secoli di storia attraverso la pietra chiara dei suoi monumenti e le vie strette del suo centro antico. Non a caso, è stata definita la perla dell’Adriatico: un luogo in cui l’arte romanica si sposa con le suggestioni orientali, il Medioevo con la modernità, e il culto religioso convive con tradizioni popolari secolari.
Le origini di Trani si perdono nell’antichità, con testimonianze risalenti all’epoca romana e tardo-antica. Già nel III secolo d.C. viene citata nella Tabula Peutingeriana, celebre carta itineraria dell’Impero Romano. Ma è tra l’XI e il XIII secolo che la città conosce il suo apogeo, diventando uno dei più importanti porti dell’Adriatico meridionale. Da Trani salpavano mercanti e crociati, pellegrini diretti in Terrasanta e ambasciatori verso le corti bizantine e arabe.
Il Medioevo segnò anche il profilo culturale e giuridico della città: nel 1063 venne promulgato l’Ordinamenta et consuetudo maris, considerato il più antico codice marittimo del Mediterraneo. Testimonianza della centralità economica e diplomatica di Trani nel contesto medievale pugliese.
Emblema della città è senza dubbio la Cattedrale di San Nicola Pellegrino, tra i più straordinari esempi di architettura romanico-pugliese. Costruita tra il 1099 e il 1143, sorge su una preesistente chiesa paleocristiana, affacciandosi direttamente sul mare in una posizione di rara suggestione.
La facciata, severa e luminosa, è realizzata nella celebre pietra di Trani, un calcare chiaro e compatto che conferisce alle architetture locali una tonalità cangiante, capace di mutare dal rosa all’avorio a seconda della luce del giorno. Il rosone centrale e i portali finemente scolpiti raccontano di maestranze locali e influssi orientali.
Particolarmente affascinante è la cripta, che custodisce le reliquie di San Nicola Pellegrino, giovane santo greco venerato dalla popolazione tranese e protagonista di una sentita festa patronale.
Altro monumento simbolo della città è il Castello Svevo, costruito nel 1233 per volontà di Federico II di Svevia. Edificato a pianta quadrata e circondato da un tempo da un fossato colmato d’acqua, rappresenta un raro esempio di architettura militare federiciana affacciata direttamente sul mare.
Il castello fu dimora imperiale e successivamente prigione di Stato sotto il dominio borbonico. Ancora oggi, passeggiando tra le sue cortine murarie e i torrioni, è possibile respirare l’atmosfera di una Puglia medievale crocevia di culture, commerci e potere.
Accanto al patrimonio artistico e architettonico, Trani custodisce tradizioni vive e partecipate. La Festa di San Nicola Pellegrino, a fine luglio, è un evento che coinvolge tutta la città tra processioni a mare, spettacoli pirotecnici e riti antichi che si tramandano di generazione in generazione.
Non meno importante è la cultura gastronomica locale, fatta di prodotti del mare e di terra. La cucina tranese esalta piatti semplici e genuini: crudi di mare, il celebre mosciolo (cozza selvaggia) e la cartellata, dolce tipico natalizio imbevuto di vincotto.
Pochi sanno che Trani fu anche un importante centro ebraico medievale. Il quartiere ebraico conserva ancora oggi la Scolanova, sinagoga costruita nel XIII secolo e considerata tra le più antiche d’Europa ancora in uso. Un patrimonio di memorie che racconta di convivenze, commerci e saperi trasmessi nel cuore del Mediterraneo.
Oggi Trani è una città che ha saputo coniugare la valorizzazione del suo passato con una vocazione contemporanea. Il porto turistico, i locali affacciati sul mare, le manifestazioni culturali come il Festival della Letteratura Mediterranea la rendono una meta ambita da viaggiatori italiani e stranieri.
Passeggiare sul lungomare o tra i vicoli in pietra viva significa fare un viaggio nel tempo, accompagnati dal profumo del mare e dal suono delle campane che scandiscono il ritmo di una città dove il Medioevo incontra la modernità.