Descrizione
Acquarica del Capo è un comune italiano di 4.818 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel Capo di Leuca, all’estremità meridionale della penisola salentina, dista 56 km dal capoluogo provinciale e 10 km dal mare Ionio. È uno dei comuni appartenenti alla cosiddetta regione delle serre salentine. Il territorio del comune di Acquarica del Capo, che si estende per 18,37 km², sorge ai piedi delle Serre salentine, nel Capo di Leuca. Possiede un profilo orografico pressoché uniforme: risulta compreso tra i 99 e i 170 m s.l.m., con la casa comunale a 110 m s.l.m. e un’escursione altimetrica complessiva pari a 71 metri. L’abitato sorge nel mezzo di una vallata delimitata dalla Serra di Pozzo Mauro, a ovest, e la Serra dei Cianci, a est. Confina a nord con il comune di Taurisano, a est con i comuni di Ruffano e Specchia, a sud con il comune di Presicce, a ovest con il comune di Ugento. Dal punto di vista meteorologico Acquarica del Capo rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno. Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle Serre Salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l’incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola. Il territorio fu abitato sin dal Neolitico, come testimoniano i reperti rinvenuti nella Caverna della Madonna della Grotta. Il centro urbano iniziò a svilupparsi solo a partire dal X secolo in seguito alla distruzione di alcuni casali vicini. Anticamente esistevano tre casali denominati Cardigliano, Ceciovizzo e Pompignano. Intorno al IX secolo i Saraceni invasero e distrussero Pompignano. Gli abitanti scampati dalla devastazione si rifugiarono in un luogo ricco di sorgenti ed edificarono il nuovo centro che chiamarono Acquarica. Più tardi, il centro si sviluppò con la caduta di Ceciovizzo e Cardigliano.