Descrizione
Barbarano del Capo è una frazione di 952 abitanti del comune di Morciano di Leuca in provincia di Lecce. Si trova nel basso Salento e dista 2.5 km dal capoluogo comunale e 61 km da Lecce. Il paese è noto per la presenza delle vore carsiche e per ospitare il Santuario di Santa Maria di Leuca del Belvedere. L’abitato di Barbarano del Capo sorge nella vallata fra Serra Falitte, ad ovest, e Serra di Montesardo, a est. Situato a 130 metri sul livello del mare presenta un territorio roccioso e carsico. La forte caratterizzazione carsica del territorio è riscontrabile nelle Vore di Barbarano (vora grande e vora piccola) due voragini di forma ellittica profonde rispettivamente 35 e 25 metri. Il paese, circondato da distese di uliveti secolari, confina con il piccolo centro di Ruggiano ed è equidistante da Montesardo, Giuliano di Lecce e San Dana. Le radici di Barbarano del Capo sono da ricondurre alla distruzione della città di Vereto da parte dei saraceni nel IX secolo. Con l’arrivo dei Normanni verso la fine del XII secolo, il re Tancredi d’Altavilla donò il feudo a Lancellotto Capece la cui famiglia ha lasciato una rilevante impronta della loro presenza con la costruzione di una torre fortificata. Governato per un breve periodo da Scipione Ammirato, nel 1297 fu ceduto agli Antoglietta i quali rimasero fino al 1350. Ad essi succedettero i D’Aquino e i Nontolio. Nel 1442 ritornarono i Capece che ne detennero il controllo sino al 1806, anno dell’eversione della feudalità. Accorpato in un primo momento al comune di Salve, il paese divenne frazione di Morciano di Leuca il 1 agosto 1894. Il nome deriva probabilmente da “barbari”, poiché il centro è sorto dopo la distruzione della vicina Vereto da parte dei Saraceni. La Chiesa Madre di San Lorenzo risale alla metà del XVI secolo e venne riedificata in seguito alla distruzione, ad opera dei Turchi nel 1537, dell’antica chiesa dedicata a Santo Stefano. La nuova struttura venne innalzata a partire dal 1548 per volontà del feudatario locale Mario Capece e venne costruita al di fuori del centro, nei pressi della torre fortificata per essere meglio difesa. La chiesa presenta un prospetto neoromanico frutto di lavori effettuati nel 1947 e che hanno comportato anche la creazione delle navate laterali nate dall’unione delle cappelle seicentesche e settecentesche. Gli altari sono in stile barocco e sono dedicati a San Lorenzo, alla Madonna del Rosario, alla Madonna Immacolata e a San Francesco d’Assisi.