Capo di Leuca

Capo di Leuca

  • 73053 Santa Maria di Leuca , Apulia Italy

Descrizione

Lungo il lembo più meridionale della Puglia, dove mar Ionio e Mar Adriatico si incontrano, il Capo di Leuca racconta storie e tradizioni, facendosi portavoce di una cultura che accarezza paesaggi selvaggi, figli di una natura ancora incontaminata e tutta da scoprire.
Conosciuto come “Finibus Terrae”, questo lembo di Puglia è un crocevia di civiltà e tradizioni che si sono susseguite nei secoli.
Alessano, Alliste, Casarano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce-Acquarica, Racale, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento sono i comuni che ricadono nel territorio del Capo. Santa Maria di Leuca (1), frazione di Castrignano, è il cuore del Capo, il punto più meridionale del Salento. Il suo nome deriva dal greco “Leukos”, che significa “bianco”, probabilmente in riferimento alle scogliere calcaree che riflettono la luce del sole e le conferiscono quell’aria a metà tra antiche leggende di pirati e conquistatorie e storie della buonanotte che tanto piace a locali e turisti. La località è famosa per il Santuario di Santa Maria, situato su Punta Meliso, che offre una vista panoramica sul mare. La basilica, costruita tra il 1720 e il 1755, è un luogo di pellegrinaggio.

Accanto al santuario sorge il Faro di Leuca, attivo dal 1866, con i suoi 48,6 metri di altezza, è uno dei più importanti d’Italia, mentre la Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese, realizzata durante il periodo fascista, è una perla di bellezza che scende lungo una scalinata.

Leuca è anche famosa per le ville ottocentesche che si affacciano sul lungomare Cristoforo Colombo e fanno sognare i visitatori testimoniando il passato aristocratico della località che rivive anche nelle bagnarole, ancora presenti sulla spiaggia. Si tratta di camerini privati realizzati in pietra, grandi e accoglienti, a pochi passi dalle ville nobiliari, che permettevano alle nobildonne di godere del mare senza preoccuparsi di occhi indiscreti e del sole che avrebbe potuto dare alla pelle quello che all’epoca era considerata una deprecabile abbronzatura. Oggi sono visibili quella di Villa Fuortes e di Villa Meridiana, mentre la terza, si trova nei pressi del vecchio molo degli Inglesi.
Per gli amanti del turismo attivo e della vita all’aria aperta in generale, la costa offre una vasta gamma di scelta, grazie alle grotte marine, accessibili principalmente via mare. Tra le più note vi sono la Grotta del Soffio, famosa per le bolle d’aria che emergono dall’acqua, e la Grotta Porcinara, con preziose iscrizioni in greco e latino, testimonianza dell’importanza storica della zona, per questo motivo le escursioni in barca alle sono tra le esperienze da non perdere.

Per chi, invece, non vuole abbandonare la terraferma, il Sentiero delle Cipolliane (2), a Gagliano del Capo, è un’avventura tra cielo a mare che rimette in connessione con la Madre Terra e che deve il suon nome alle cavità carsiche scavate nella falesia a picco sul mare, frequentate fin dal Paleolitico. Il percorso parte dal Ponte Ciolo (3), una delle mete più ambite e suggestive del Salento e segue il tracciato di un antico tratturo, un tempo utilizzato dai pastori e dai contadini per raggiungere i campi e i pascoli affacciati sulla costa per circa 2 chilometri, tra terrazzamenti a picco sul mare, uliveti, macchia mediterranea, muretti a secco, ma anche mantagnate, muri più alti costruiti per proteggere le coltivazioni da vento e salsedine e pajare. Sempre a proposito di grotte, da non perdere la Grotta Azzurra (4), nella marina di Novaglie piccolo porto turistico nel comune di Alessano.

Nel comune di Morciano di Leuca (5) si trova il complesso monumentale di Leuca Piccola, costruito tra il 1685 e il 1709, un sito usato come punto ristoro per i pellegrini diretti al Santuario di Santa Maria di Leuca, che a sua volta comprende un santuario, un pozzo e ambienti sotterranei.

A Patù (6) si trova il monumento megalitico delle Centopietre, risalente al IX secolo. Si tratta di una costruzione rettangolare composta da cento blocchi di pietra, probabilmente tomba di un cavaliere cristiano ucciso durante le incursioni saracene, impreziosita da affreschi a soggetto sacro, risalenti al XIV secolo.

Se Alliste (7), fondata in epoca bizantina, è una testimonianza della difesa dalle incursioni saracene, Alessano (8) conserva il Palazzo Ducale, residenza dei Del Balzo, la Chiesa Madre dedicata a San Salvatore e poco fuori, la Chiesa di Sant’Antonio che domina il borgo. Casarano (9) invece è oggi un vivace centro commerciale, ma nel centro storico si può visitare la Chiesa di Santa Maria della Croce, prezioso esempio bizantino con affreschi del X secolo, e la Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Elemosiniere.
Corsano (10) è un perfetto connubio tra devozione e tradizione, con la Chiesa di Santa Sofia e le sue numerose pajare, costruzioni rurali in pietra a secco immerse tra ulivi e muretti.

Continuando a passeggiare nella storia, Matino (11), insediamento messapico, custodisce la Chiesa di San Giorgio e il Palazzo Marchesale, ma il vero gioiello sono le stradine del centro storico e frantoi ipogei, presenti anche a Presicce-Acquarica (12), frutto della recente fusione dei due comuni, che ospita palazzi signorili, chiese barocche e frantoi ipogei, mentre a Melissano (13), con la Chiesa di San Giovanni Battista e il piccolo borgo antico che si erge intorno a Piazza Mercato, ancora si respira aria di tradizione. Miggiano (14), con la chiesa di San Vincenzo Martire e il Palazzo Episcopo, già sede vescovile e Montesano Salentino (15), sono l’emblema dalla vita lenta tanto amata nel Salento, come Racale (16), borgo agricolo dal cuore antico che sorprende con i cortili, gli stemmi nobiliari e le strette vie del centro.
A Ruffano (17), le vicine serre, regalano ore di pace e panorami da cartolina, a Taurisano (18), paese natio di Giulio Cesare Vanini, filosofo del Seicento, è possibile visitare il Castello dei Duchi Guarini e la Chiesa di Santa Maria di Strada. La natura del Salento si palesa anche a Tiggiano (19) che ospita il parco naturale di Serra dei Cianci.

E infine, da visitare tutto l’anno, non solo in estate, Salve (20), con i resti dell’antico insediamento di Macchie e la marina di Pescoluse, da tutti conosciuta come le Maldive del Salento, Specchia (21), tra i “Borghi più belli d’Italia”, un intreccio di vicoli e casette, Taviano (22), città dei fiori, con la sua marina di Mancaversa, tra le più amate del Salento, Tricase (23) scrigno di storia con il Palazzo dei Principi Gallone, la Chiesa di San Domenico e la Quercia Vallonea, albero secolare simbolo del Salento e Ugento (24), antica città messapica, che ospita il Castello, il Museo Archeologico e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con il famoso tratto costiero di Torre San Giovanni.

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