Descrizione
Terra di straordinaria bellezza, il Gargano è un mix di natura selvaggia, storia, arte, cultura, spiritualità, tradizioni culinarie, spiagge, mare, boschi, montagna e tanto altro ancora.
Un profilo frastagliato sagoma i suoi circa 200 chilometri di costa in cui si alternano arenili, pinete, insenature, strapiombi, dune, grotte, e i famosi faraglioni. Un panorama incantevole che rende unica quest’area a nord della Puglia in cui la forza prorompente della natura esplode in tutto il suo fragore silenzioso. Lo “Sperone d’Italia” è terra di luce e colori, come il verde declinato in tutte le sue sfumature tra boschi e pinete, attingendo i toni più belli dalla tavolozza della macchia mediterranea. Un trionfo di leccete, garighe, cerrete, faggete.
Se fosse un racconto, il Gargano sarebbe tenuto insieme dal filo della storia e della bellezza, in un intreccio senza tempo in cui il ritmo è dettato dalla natura. Oggi è una delle mete turistiche più ambite della Puglia. Le sue coste, le spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline attirano ogni anno migliaia di visitatori, e tra le località più gettonate ci sono Vieste (1), Peschici (2), Mattinata (3), Manfredonia (4), detta anche la “regina del Golfo”, città portuale e marittima per eccellenza che deve il suo nome a Manfredi, re di Sicilia, figlio naturale di Federico II, che la fondò a metà del XIII secolo per trasferirvi gli abitanti della vicina Sipontum, distrutta dalle incursioni dei Saraceni e da un terremoto. Nel 1256 Manfredi fece edificare il castello che, attualmente ospita il Museo Nazionale del Gargano.
E non son da meno altre realtà.
Una strada panoramica si sviluppa lungo quasi tutto il perimetro del Gargano, toccando molti dei centri principali, come Sannicandro Garganico (5), Carpino (6), Rodi Garganico (7), oltre alle già citate Peschici, Vieste, Mattinata e Manfredonia. Tra le località del retroterra spiccano Monte Sant’Angelo (8), San Giovanni Rotondo (9) e San Marco in Lamis (10): tutti centri con santuari molto frequentati che attestano il fervore religioso che anima da sempre quest’area pugliese, fervore ancora più acceso per via di Padre Pio.
Spiritualità e natura sono gli elementi predominanti di questa realtà nord pugliese che ospita due siti Unesco: il Santuario di San Michele Arcangelo (11), e la Foresta Umbra (12).
Il primo sito (iscritto nella Lista dei patrimoni dell’Umanità dell’Unesco dal giugno 2011) è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Si tratta di uno dei luoghi sacri all’Arcangelo più celebri a livello internazionale, incastonato sul tracciato dell’antica Via Sacra Langobardorum.
La Foresta Umbra, inserita nel prestigioso elenco nel 2017, si estende nella parte nord orientale del Gargano su una superficie di circa 10.500 ettari. Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, con la sua ricchezza biologica costituisce uno dei più importanti ecosistemi della penisola.
Il Parco Nazionale del Gargano, istituito nel 1991, è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura. Con i suoi boschi di faggi, le foreste di pini e le spettacolari scogliere a picco sul mare, il parco offre numerosi sentieri per escursioni e opportunità per osservare la fauna locale. Non dimentichiamo le famose “Grotte Marine”, come quelle di Vieste, che possono essere esplorate in barca, regalando esperienze indimenticabili.
Dai boschi al mare, il passo è breve. Cambia il panorama ma l’effetto “wow” resta uguale.
Rimirando la costa non si può restare indifferenti di fronte alle sue rocce calcaree, levigate dal vento e modellate dai moti ondosi. Il profilo del Gargano è dominato da falesie bianche, grotte marine e archi naturali, costruzioni naturali plasmate nei secoli dall’azione incessante degli elementi. Queste rocce calcaree, che conferiscono al promontorio il suo aspetto unico, si sono formate milioni di anni fa, quando l’area era sommersa dal mare. Nel corso delle ere geologiche, l’innalzamento della crosta terrestre ha dato vita a quelle che oggi sono le scogliere a strapiombo e le montagne del Gargano.
Tipiche della zona sono le grotte marine. Le più note sono “Grotta Campana” e la “Grotta dei Contrabbandieri”, il cui nome evoca storie antiche di marinai che nascondevano merci in queste caverne natali.
Ad arricchire il paesaggio costiero contribuiscono anche i trabucchi, veri e propri monumenti del mare. Si tratta di gigantesche strutture in legno che un tempo venivano utilizzate per pescare.
Alcuni di essi sono stati trasformati in ristoranti tipici da cui, superfluo dirlo, si gode un panorama unico.
La costa è un susseguirsi di grotte, spiagge e calette. Imperdibile lo spettacolo della Baia dei Mergoli (il cui nome deriva dai numerosi aranceti presenti sul territorio) e dei due enormi faraglioni, l’Arco di Diomede e Le Forbici, che affiorano a pochi metri dalla riva.
Tra i luoghi più suggestivi, spiccano le falesie di Vieste con la celebre Pizzomunno, monolite alto 25 metri avvolto da una leggenda senza tempo fatta di amore, sortilegi e magia. Il bellissimo pescatore Pizzomunno e la sua amata Cristalda si incontravano in spiaggia tutte le sere al calare del sole, accanto alla roccia che oggi porta il nome dell’innamorato. La loro unione però scatenò l’invidia delle sirene che provavano, senza successo, a sedurre con i loro canti il giovane pescatore. Per vendicarsi, rapirono Cristalda durante una notte di tempesta, per trascinarla negli abissi marini. Devastato dal dolore, Pizzomunno implorò le sirene di restituirgli la sua amata, ma il suo appello cadde nel vuoto. Secondo la leggenda, ogni cento anni, i due amanti avrebbero avuto la possibilità di ricongiungersi sulla terraferma, rivivendo per una sola notte il loro antico amore. Di questa leggenda resta il monolite, assurto a simbolo eterno di questo amore bellissimo ma tragico.
ISOLE TREMITI (13)
Grotte, spiagge, calette, rocce, scogli e faraglioni: le Isole Tremiti costituiscono una riserva naturale marina.
L’arcipelago, in cui la natura si manifesta in tutto il suo splendore, è composto da cinque isole, una diversa dall’altra. Le più importanti sono San Nicola e San Domino, tra l’altro le uniche ad essere abitate. Le altre sono Pianosa, Cretaccio e Capraia. L’isola di San Nicola, rinomata anche per l’abbazia di Santa Maria a Mare e per il Castello dei Badiali, è il centro amministrativo delle isole. San Domino, l’isola più grande, è caratterizzata dalla presenza di insenature e grotte mozzafiato. Le più famose sono la Grotta Viola e la Grotta del Bue. Tra le spiagge, la più conosciuta è Cala delle Arene. Caratteristico, infine, è lo scoglio denominato Punta dell’Elefante, per via della particolare forma della roccia che assomiglia proprio ad un elefante.
Tra i piatti tipici della zona vanno annoverati: il “ciambott”, zuppa a base di pesce fresco; il “pénècutte pi fògghjè” (pancotto con verdure selvatiche); le “ostie ripiene”; gli “strascinati” (un tipo di pasta fresca); il caciocavallo podolico alla piastra e la “paposcia” (che è tipica di Vico del Gargano, ma la si può trovare anche in altre zone). È un ottimo pan focaccia dalla forma sottile ed allungata, che ricorda una ciabatta da cui appunto prende il nome (paposcia o babuccia). Solitamente viene farcita con i prodotti tipici del luogo come i formaggi, i pomodori, le verdure grigliate e vari affettati, a seconda dei gusti.
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