Descrizione
Giurdignano è un comune italiano di 1.954 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel Salento orientale, a ridosso del Capo d’Otranto, possiede una delle più grandi concentrazioni di dolmen e menhir d’Italia ed è per questo conosciuto come il giardino megalitico d’Italia. Il territorio del comune di Giurdignano, che si estende su una superficie di 13,75 km², dista 45 km da Lecce, in direzione sud-est, ed è posto in prossimità del Capo d’Otranto, il punto più orientale d’Italia. Il territorio risulta compreso tra i 29 e i 97 m s.l.m. con un’escursione altimetrica complessiva pari a 68 m. Confina a nord con il comune di Otranto, a est con il comune di Uggiano la Chiesa, a sud con il comune di Minervino di Lecce, a ovest con i comuni di Giuggianello e Palmariggi. Dal punto di vista meteorologico Giurdignano rientra nel territorio del Salento meridionale che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno. Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle Serre Salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l’incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola. Il territorio fu abitato sin dall’età del bronzo come testimoniano i numerosi monumenti megalitici sparsi nell’abitato e nelle campagne circostanti. Il centro fu anticamente un castello di Otranto ed ospitò un quartiere d’inverno dell’esercito romano. Segni della presenza romana a Giurdignano sono i resti di una necropoli di età imperiale del II-III secolo d.C. Con la dominazione bizantina del Salento, fu frequentata dai basiliani che introdussero il rito greco. Con i Normanni, Tancredi d’Altavilla concesse il feudo a Niccolò De Noha. Nel 1269 fu acquistato da Carlo I d’Angiò che lo cedette ad Erardo Fremi; nel 1272 passò a Filippo De Tuzziaco a cui successe il figlio Ezelino che morì senza lasciare eredi.