Descrizione
San Pietro Vernotico (Santu Piethru in dialetto leccese) è un comune italiano di 13.880 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. È situato nell’area del Salento e dista circa 18 km da Brindisi e 20 km da Lecce. Il comune fa anche parte del Parco del Negroamaro. A pochi chilometri dall’abitato si trova la località balneare di Campo di Mare, marina di San Pietro Vernotico. Il territorio di San Pietro Vernotico è parte dell’area pianeggiante nota come Piana Messapica o Tavoliere di Lecce. L’agro, ricco di falde acquifere, è coltivato prevalentemente a oliveti e vigneti. Per la natura carsica del suolo, il territorio è privo di corsi d’acqua superficiali ma si connota per una ricca falda freatica, alimentata dalle precipitazioni invernali, che mantiene umido il terreno anche durante le secche estati. La superficie è attraversata invece da alcuni canali di raccolta di acqua piovana. Il più grande è chiamato “Infocaciucci” nel dialetto locale. Vi sono anche il Canale Fosso e il Canale Foggia. Il canale Infocaciucci ha origine in contrada Marrese presso Cellino San Marco e termina nel mare adriatico dopo un percorso di 15,306 km, e scorre verso il mare Adriatico. Durante l’estate il canale è spesso secco, mentre, in inverno, in caso di precipitazioni, può straripare anche a causa del riempimento degli affluenti Foggia e Fosso. Il Canale Fosso nasce a Cellino San Marco e attraversa San Pietro Vernotico e sfocia nello Infocaciucci in contrada Pucciaruto dopo avere percorso 5,000 km. Il rischio sismico a San Pietro Vernotico è modesto. La cittadina è classificata come a sismicità molto bassa (zona 4). L’ultimo fenomeno sismico particolarmente rilevante avvenne il 20 febbraio 1743 con epicentro nel Canale d’Otranto. Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni freschi e piovosi e estati calde e siccitose. Notevole è l’effetto mitigante del mare, poco distante, che riduce le escursioni termiche giornaliere e stagionali ma accresce il tasso di umidità, specie d’estate. Le precipitazioni sono più copiose in autunno e inverno ma non sono rari i fenomeni temporaleschi, specie d’estate.