Brindisi è una città che, più di molte altre, vive in equilibrio tra passato e presente, tra le memorie di una storia millenaria e le sfide di un futuro tutto da scrivere. Affacciata su un porto naturale tra i più suggestivi del Mediterraneo, questa città pugliese è stata crocevia di culture, commerci e viaggiatori sin dall’antichità, meritandosi l’appellativo di “Porta d’Oriente”.

Già in epoca romana Brindisi rappresentava un terminale strategico della Via Appia, la storica arteria che collegava Roma all’Adriatico, e tutt’oggi è possibile ammirare una delle due colonne terminali, simbolo della città, affacciata sul lungomare. La seconda, crollata nel Seicento, è custodita presso Palazzo Granafei-Nervegna, un altro gioiello architettonico di epoca rinascimentale.

La stratificazione storica di Brindisi si percepisce ad ogni angolo: dal Tempio di San Giovanni al Sepolcro, legato alla leggenda dei Templari e ai pellegrinaggi medievali in Terra Santa, fino alla Cattedrale di San Giovanni Battista, che conserva l’impronta romanica nonostante i numerosi rimaneggiamenti successivi.

Ma Brindisi non è soltanto storia antica. Negli ultimi anni la città sta vivendo una fase di riscoperta e valorizzazione del proprio patrimonio culturale e ambientale. Il recupero del Parco Archeologico di San Pietro degli Schiavoni, riportato alla luce sotto il moderno Teatro Verdi, è un esempio virtuoso di integrazione tra memoria storica e architettura contemporanea.

Anche il lungomare Regina Margherita è tornato a essere il cuore pulsante della città, tra passeggiate al tramonto, eventi culturali e installazioni artistiche che raccontano il rapporto profondo tra Brindisi e il mare.

Oggi Brindisi guarda al turismo culturale e sostenibile come leva per il proprio sviluppo, consapevole del valore identitario delle sue radici e delle potenzialità ancora inespresse del suo territorio. Una città che, pur nel rispetto delle sue memorie, si prepara a scrivere nuove pagine di storia.