Descrizione
San Michele Salentino è un comune italiano di 6.246 abitanti della provincia di Brindisi in Puglia. Fa parte dell’Altosalento. Nell’agosto del 1839 il principe Francesco Dentice di Frasso (figlio di quel Gerardo che alla fine del Settecento aveva costruito la Masseria San Michele in una proprietà di ben 389 ettari) costituì nei suoi possedimenti un agglomerato urbano concedendo a 61 coloni alcuni suoi terreni nelle contrade San Michele e Aieni: questo può considerarsi a buon diritto l’atto di fondazione del paese La contrada di San Michele, ancora dipendente dal comune di San Vito, ebbe un suo cimitero nel 1876 ed una nuova chiesa fu edificata nel 1882 (costituita in parrocchia nel 1901). La popolazione di San Michele tuttavia chiese insistentemente che il paese fosse reso autonomo anche da San Vito, ma il contenzioso (accompagnato da turbolenze e violenze negli anni 1912-1913) ebbe termine solo il 25 ottobre 1928, quando si provvide alla costituzione del comune, che fu il ventesimo della provincia di Brindisi. Nella stessa circostanza il nome mutò in San Michele Salentino, allo scopo di garantire la distinzione da altri centri intitolati all’arcangelo Michele. Abitanti censiti Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 179 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 91 1,42% Il centro è famoso per la sua vocazione alla vendita di auto usate: presenta il più alto rapporto concessionario-abitanti d’Europa. Il “fico mandorlato di San Michele Salentino”, una dolce tradizionale preparato con varietà locali di mandorle (tra cui le cultivar Riviezzo o Cegliese, Bottari o Genco, Sciacallo, Tondina, Sepp d’Amic) e fichi, è presidio Slow Food.