Descrizione
Fondata per volere di un re e cresciuta sulle rovine di un’antica colonia romana, Manfredonia custodisce un’eredità storica che si intreccia con il respiro del mare. Tra le sue mura e i suoi vicoli rivive la memoria di Siponto, la città madre scomparsa, e quella di Manfredi di Svevia, che ne intuì il valore strategico e ne fece un presidio sull’Adriatico.
Affacciata sul golfo che porta il suo nome, all’ingresso del promontorio del Gargano, è una città che il tempo ha plasmato tra invasioni, terremoti, rinascite e che oggi, con la sua storia antica e il suo mare dai riflessi cangianti, conserva il fascino discreto di chi ha molto da raccontare a chi sa ascoltare.
La storia di Manfredonia affonda le sue radici nell’antica città di Siponto, colonia greca prima e poi importante municipium romano. Siponto fu un centro fiorente, strategicamente posizionato sulla costa e sulle rotte adriatiche. Ma un violento terremoto e le invasioni ne determinarono il declino, lasciando il posto alla nuova città voluta da Manfredi di Svevia, figlio di Federico II, che nel 1256 decise di fondare Manfredonia poco più a nord.
Manfredi comprese il valore di quel tratto di costa: era un approdo naturale, con alle spalle il promontorio del Gargano e davanti il mare aperto. La città divenne così un punto di riferimento per il commercio, la pesca e la difesa del territorio. Ancora oggi, le mura sveve e il grande Castello di Manfredonia, fatto edificare proprio dal sovrano, raccontano quell’epoca e le sue ambizioni.
Il Castello di Manfredonia è il cuore storico della città. Una possente fortezza che domina il litorale, ampliata e fortificata dagli Angioini e dagli Aragonesi. Oggi ospita il Museo Archeologico Nazionale del Gargano, con reperti provenienti dagli scavi di Siponto e di tutto il promontorio, tra cui le celebri stele daunie, lastre funerarie incise risalenti all’VIII-VI secolo a.C., testimonianza della cultura preromana di questo territorio.
A pochi chilometri dal centro, nel luogo dove sorgeva l’antica Siponto, si trova un vero gioiello: la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto. Edificata in età medievale, è uno dei migliori esempi di architettura romanica pugliese. Accanto ai resti dell’antico edificio paleocristiano e medievale, l’artista Edoardo Tresoldi ha realizzato nel 2016 una straordinaria installazione contemporanea in rete metallica che riproduce le forme dell’antica basilica paleocristiana scomparsa, creando un dialogo suggestivo tra archeologia e arte contemporanea.
Manfredonia è, da sempre, città di mare. Il porto è stato per secoli il fulcro della vita cittadina: pescherecci, commerci, scambi con l’altra sponda dell’Adriatico. Ancora oggi il lungomare, con i suoi locali affacciati sull’acqua e le barche che rientrano all’alba con il pescato del giorno, restituisce intatta quell’atmosfera autentica.
Il litorale è caratterizzato da spiagge di sabbia fine e fondali bassi, adatti anche alle famiglie. Tra le più note Siponto, località balneare a sud della città, frequentata dai manfredoniani e dai turisti che amano le acque calme del golfo.
Manfredonia è anche la porta del Gargano, un territorio che alterna litorali sabbiosi, promontori rocciosi, foreste e santuari. Da qui si raggiungono facilmente il Parco Nazionale del Gargano, con le sue faggete patrimonio UNESCO, e il Santuario di Monte Sant’Angelo, meta di pellegrinaggi millenari, legato all’apparizione dell’Arcangelo Michele.
Oggi Manfredonia è una città che vive tra passato e presente, tra antiche tradizioni legate alla pesca e una vocazione turistica ancora in crescita. Le feste patronali, il Carnevale di Manfredonia — tra i più antichi della Puglia — e le sagre dedicate ai prodotti del mare raccontano di una comunità orgogliosa delle proprie radici.
Chi arriva a Manfredonia scopre una città che non cerca di stupire a ogni costo, ma che affascina per la sua sincerità, per i suoi sapori semplici e autentici, per la storia scritta tra pietra e mare.
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