Descrizione
Mottola è un comune italiano di 16.097 abitanti della provincia di Taranto in Puglia. È situata su una dei pochi rilievi tarantini, a circa 386 m s.l.m. Detta comunemente la “Spia dello Ionio” o “delle Puglie”, il nome le è stato attribuito per la sua posizione strategica. Infatti, da alcuni punti della città, è possibile notare tutto il panorama del golfo di Taranto. Mottola, situata nella parte sud della Murgia, sorge su una collina di 387 m s.l.m., a ridosso del Mar Ionio. Il suo territorio raggiunge circa i 70 m s.l.m. di altezza minima e i 506 m s.l.m. di altezza massima. Il territorio comunale confina a nord con Noci, a nord-ovest con Gioia del Colle, a nord-est con Alberobello e Martina Franca, a ovest con Castellaneta e a sud-est con Massafra, a sud con Palagiano e Palagianello. La sua superficie è di 212,33 km² il che lo posiziona al numero 42 nella classifica dei comuni italiani con la maggiore estensione territoriale. Il territorio di Mottola è caratterizzato dalla presenza di gravine, di boschi (di pino o di quercia) e anche di zone con macchia mediterranea spontanea. La breve distanza dal mare (circa 10 km dallo Ionio) mitiga il clima di Mottola, che pure è posta in collina. La temperatura media, infatti, è attorno agli 8-9 °C nel periodo invernale, per poi passare a 22-25°in quello estivo, con minimi termici nelle notti invernali che scendono anche al di sotto di 2° e con massimi di 26°-32° nei pomeriggi di agosto. Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nell’Arco Ionico tarantino, di cui anche il territorio di Mottola fa parte: La collina di Mottola ha visto il suo territorio e l’agglomerato urbano interessati da ininterrotte frequentazioni umane sin dalla preistoria, come ha dimostrato il ritrovamento, nel 1899, di un ripostiglio di bronzi risalenti all’Età del Ferro. La presenza umana sulla collina durante il I millennio a.C. si desume da una collezione di bronzi (attualmente conservata nel Museo Nazionale di Taranto) recuperata nel 1899, durante lo scavo delle fondamenta di Palazzo D’Onghia (oggi tra via Mazzini e via D’Acquisto). Fu distrutta nel 1102 a causa del malgoverno del cancelliere tarantino Muarcaldo. Per l’età medievale, la prima fonte scritta appartiene ai primi decenni dell’XI secolo e riguarda la fondazione del castellum di Mottola da parte del catapano Basilio Boioannes, in funzione strategico-militare antisaracena.